Durante le varie uscite, soprattutto fuori dal nostro territorio o durante le varie gare e manifestazioni a cui partecipiamo, la domanda più comune che di fanno è:
Perchè Cinghiali dell’Isola?E quale Isola?
Partiamo dalla prima:
Abbiamo sempre 2 risposte, una seria e una ironica:
– SERIA, durante una delle prime escursioni sull’Adda verso Milano abbiamo trovato un animale che ci ha attraversato la strada e, da lontano, ci parse un cinghiale..Da li è sembrato quasi un segno del destino e abbiamo deciso di chiamarci cosi.
– IRONICA, siamo tutti grandi, grossi e pelosi, non esattamente il fisico atletico del ciclista 🙂
E quale Isola?
Non tutti, soprattutto i “forestieri” di Bergamo, sanno che esiste un Isola anche nella Bergamasca. Non è la classica “isola” nel vero senso della parola, ma è un territorio che per motivi morfologici resta “isolato” dal resto della Provincia.
Essa infatti è al centro di 2 fiumi, l’Adda a ovest e il Brembo a est, questi scorrendo obliquamente creano un territorio a forma triangolare “isolandolo” dal resto della provincia, obbligando gli abitanti a dover per forza scavalcare un fiume per uscire.
A nord il territorio risulta “chiuso” dal Monte Canto e dalle Prealpi creando, appunto, questa zona chiamata Isola già dai tempi medioevali
Come detto in precedenza, questo territorio è un territorio di storia antica, al centro molto spesso di guerre e scambi commerciali, portando con questa sua morfologia gli abitanti dell’Isola a sentirsi quasi tutti parte di un grande paese e a creare un “identità isolana”, non parte di tanti paesini.
Essendo praticamente al centro delle maggiori direttrici di scambi dell’antichità (Milano – Bergamo via strade e Milano/Bergamo – Como/Lecco tramite fiume Adda) è sempre stato al centro di intensissimi scambi commerciali, culturali e anche religiosi, portando il territorio ad essere uno dei più ricchi dell’Italia.
Sono passati dall’Isola moltissimi nomi della storia Cultura e dell’industrializzazione italiana e della quale ancora oggi si possono trovare tracce per tutto il territorio.
Sono numerosi i percorsi nel territorio alla scoperta di tutte le tracce lasciate.
Semplicemente seguendo l’Adda dal punto di inizio dell’Isola a Brivio, dove si può vedere un panorama “Manzoniano” come descritto nei promessi sposi, scendendo lungo la ciclabile che costeggia il fiume si trova testimonianza di Leonardo da Vinci con il traghetto Leonardesco, successivamente si può incontrare il Ponte san Michele (o ponte di Paderno), uno dei primissimi esempi di fine 800 di ponti ad arco in ferro a singola campata che nel 2017 è stato candidato come patrimonio mondiale dell’Unesco.
Scendendo lungo il naviglio (Sempre Leonardesco), si può trovare la valle dell’Adda con la sua bellezza naturalistica e numerose centrali Idroelettriche di fine 800-inizio 900, con la loro bellezza architettonica e tutt’ora funzionanti.
Si Arriva poi a Trezzo D’Adda con il suo castello e la sua centrale idroelettrica (Trezzo non fa parte dell’isola bergamasca ma è sulla parte “milanese” del fiume) e successivamente alla congiunzione dei 2 fiumi nel paese di Crespi D’Adda.
Crespi D’Adda, patrimonio mondiale dellUnesco dal 1995 come villaggio operaio meglio conservato al mondo, è una bellezza da scoprire totalmente girando a piedi, o in bici, nelle sue viuzze sentendosi davvero fuori dal tempo.
Possiamo segnalare moltissimi altri luoghi dell’Isola come l’Abazia di Fontanella del 1080, esempio classico e ben conservato del Romanico, i numerosi castelli come quello di Marne e ville come Villa Gromo a Mapello, ma una menzione d’onore va a Sotto il Monte.
Sotto il Monte, oramai famoso in tutto il mondo, è il paese che ha dato i natali a Angelo Roncalli, meglio conosciuto come Papa Giovanni XXIII.
insomma un territorio ricco da ogni punto di vista..
Qui “nasciamo noi”, in mezzo a questo territorio ricchissimo di occasioni sportive, soprattutto ciclistiche.
Con le Mountain Bike abbiamo a disposizione centinaia di km di sentieri, che affiancano il fiume o che risalgono e scendono il Monte Canto (denominato “la palestra delle mtb”) con la possiblità di fare giri molto lunghi senza quasi toccare asfalto, mentre per quanto riguarda le bici da strada con pochissimi km di trasferimento possiamo scalare salite che sono state al centro di competizioni a livello internazionale come il Giro d’Italia (ad esempio la salita verso Valcava) oppure “navigando” verso i paesini delle vicine colline e valli in modo da stare al riparo dal grosso traffico delle città..
…non ci manca veramente nulla…