km 60,00 mt.1071 h 3 Medio
Un classico per i residenti della zona, giro dall’ottimo panorama architettonico/storico e naturalistico, con passaggi veramente tosti dal punto di vista delle pendenze.
Il santuario della Cornabusa è una meta bellissima, sia dal punto di vista naturalistico visto che domina la valle sottostante, sia dal punto di vista architettonico e paesaggistico visto gli innumerevoli scorci e costruzioni d’epoca che si incontrano durante il viaggio, oltre, al santuario in se tanto caro anche a Papa Giovanni XXIII (curiosità: sopra il bar è visitabile la stanza da letto che utilizzava il Papa durante i suoi ritiri spirituali al santuario)
“Cornabusa” dal dialetto bergamasco:
CORNA = pietra/roccia
BUSA= bucata
è una chiesa ricavata all’interno di una grotta naturale, in cui sgorga una sorgente naturale d’acqua formando un piccolo laghetto al suo interno.
Il giro lo si può fare in 2 versioni:
- con delle deviazioni fuoristradistiche ⇒ lo trovate qui
- oppure la versione “tutto asfalto” descritto qui
Al ritorno si può fare lo stesso giro, oppure come trovate nel gpx fare un pò della salita di Bedulita e poi scendere e ritornare dallo stesso percorso.
Se proprio volete allungare il giro, una volta arrivati a Bedulita, invece che scendere a sinistra verso Capizzone, prendete la salita a destra e proseguite la salita arrivando in Roncola.
– Partenza (e ritorno) da “La Farmacia dei Sani”, seguiamo il gpx perchè troppo complicato.
Nel tragitto possiamo vedere anche “L’Antenna Europea del Romanico” a San Tomè, e guardate bene gli altri ciclisti perchè spesso si incontra Felice Gimondi che abita in zona.